10 cose da sapere sul Canyoning


Parliamo questa volta di Canyoning o Torrentismo, come viene più comunemente chiamato.
Siamo ormai entrati nel periodo migliore per la pratica del Canyoning, le temperature esterne sono buone e l’acqua non è troppo fredda.  Ecco le 10 cose da sapere su questa entusiasmante esperienza immersa nella natura.

1. Cos’è il Canyoning

Il Canyoning è un’attività sportiva che ha cominciato a diffondersi negli anni ’90, sviluppandosi in modo particolare in Francia, paese con il più alto numero di forre esplorate e di praticanti a livello sportivo e amatoriale. Consiste nel discendere i torrenti camminando un pò dentro e un pò fuori del torrente, nuotando nelle piscine naturali e scivolando nei toboga scavati dal lavoro millenario dell’acqua, calandosi con le corde, tuffandosi. Tra tutte le attività acquatiche outdoor, è forse quella con il maggior coinvolgimento fisico e paesaggistico. Si può andare alla scoperta di bellezze altrimenti non visibili, se non con il canyoning.

2. Chi può fare Canyoning?

Così come è strutturato, cioè con la presenza di una Guida certificata, il Canyoning è adatto a tutti. Ci sono percorsi di varie difficoltà. Ovviamente per un neofita servono percorsi facili, anche se si è accompagnati da una Guida certificata.

3.  Serve essere allenati per fare Canyoning?

Per fare Canyoning non occorre un allenamento particolare e nessuna conoscenza tecnica.

4. Bisogna saper nuotare per fare Canyoning?

Si, è indispensabile saper nuotare

5. Serve il salvagente per fare Canyoning?

Nessun manuale di canyoning prevede l’utilizzo del salvagente. Questo perché le mute utilizzate in canyoning sono di 5 mm, e con esse si galleggia abbondantemente. Il salvagente risulterebbe quindi più un impedimento al nuoto che un aiuto. Galleggiando troppo la nostra nuotata non avrebbe efficacia, e si verrebbe trasportati più velocemente nella corrente. Pensate ad una foglia gettata nella corrente di un Fiume, si muove molto più velocemente di un altro oggetto più pesante e con meno galleggiabilità. In casi particolari può essere dato il salvagente, ma è più un aiuto psicologico che fisico.

6. Vertigini e Canyoning

Per fare Canyoning sarebbe meglio non soffrire di vertigini, ma in realtà non è un impedimento vero e proprio. Tutto dipende dal grado di intolleranza alle altezze che si ha. Coloro che ne soffrono in modo importante potrebbero avere qualche problema, ma se si tratta di semplici fastidi verso le altezze, non ci sono problemi alla pratica di questo sport.

7. Chi fornisce le attrezzature necessarie per fare Canyoning?

Tutte le attrezzature tecniche vengono fornite da Eddyline e consistono in una muta 5mm a salopette (copre dal corpo fino alle caviglie), una giacca in neoprene 5 mm, un imbraco specifico per il canyoning (non vanno bene quelli da arrampicata), casco. Il praticante deve portare una maglia termica o di lana (quelle usate per sciare come primo e secondo strato vanno bene), un costume (non a calzoncino), un paio di calzettoni di lana o quelli usati per sciare o fare trekking, un paio di scarpe da correre o scarpe outdoor. Tutte queste cose si bagneranno durante la discesa.

8. Ci sono limiti di età per fare Canyoning?

Di fatto non ci sono limiti di età, sicuramente in eccesso. Ci sono ultrasettantenni che praticano abitualmente il canyoning. Tra i bambini, se il percorso non presenta grandi verticali o elevata portata di acqua, dai 10/11 anni possono iniziare a farlo. Per i più piccoli si studiano percorsi alternati.

9. Occhiali e Canyonig

Sarebbe meglio sostituire gli occhiali con le lenti a contatto. Si possono comunque utilizzare, anche se tendono ad appannarsi. Queste ultime possono essere usate tranquillamente, occorre solo fare attenzione ai getti di acqua negli occhi, potrebbero spostarsi. Se si è abili nel mettersele anche senza specchio, se può portare un paio di scorta, la Guida dovrebbe sempre avere un bidoncino stagno in cui, oltre alle cose previste dal regolamento, può portare anche le lenti.

10. Chi accompagna le persone che provano il Canyoning?

Una Guida accompagnerà sempre il gruppo. Una Guida Canyon, in percorsi facili, può accompagnare fino a 10 persone. Oltre tale numero intervengono altre Guide in rapporto al numero dei partecipanti. Chi accompagna dovrebbe essere una Guida Alpina abilitata al canyoning o una Guida Canyon AIGC (Associazione Italiana Guide Canyon). Purtroppo in Italiana, questa materia ancora non è stata formata definitivamente. Non esiste quindi una legge che dica chi può fare canyoning in accompagnamento e chi no. Questo purtroppo porta figure non formate specificatamente per l’accompagnamento in Canyoning, ad accompagnare persone in canyoning. Allo stato attuale le uniche figure formate in materia sono le Guide Alpine che hanno seguito la specializzazione in canyoning e le Guide Canyon AIGC, le uniche con formazione specifica per il canyoning e di conseguenza quelle con il livello tecnico più alto. Chiedere sempre chi sarà la Guida e il titolo che ha.

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